Mantenere la pressione sanguigna sotto controllo potrebbe essere più difficile durante il clima freddo

Mantenere la pressione sanguigna sotto controllo potrebbe essere più difficile in inverno

I mesi invernali possono essere una sfida per coloro che cercano di mantenere sotto controllo la loro pressione sanguigna alta, suggerisce una nuova ricerca.

In un’analisi di oltre 60.000 adulti americani in trattamento per l’ipertensione presso sei centri di assistenza sanitaria nel sud-est e nel medio-ovest degli Stati Uniti, gli scienziati hanno scoperto che la pressione sanguigna sistolica – il numero superiore – aumentava leggermente nei mesi invernali, fino a 1,7 mm Hg. Nel frattempo, i tassi di controllo della pressione sanguigna della popolazione sono diminuiti del 5% in inverno rispetto ai tassi di controllo dell’estate.

Questi risultati sono stati presentati giovedì alle sessioni scientifiche sull’ipertensione dell’American Heart Association del 2023.

“Nonostante il grado minore di variazione della pressione sanguigna sistolica rispetto a studi precedenti sulla stagionalità della pressione sanguigna, siamo rimasti sorpresi di osservare un grande cambiamento nel controllo della pressione sanguigna tra i mesi invernali e estivi”, ha detto l’autore dello studio Robert Barrett, ingegnere software presso l’American Medical Association.

“Le persone con ipertensione o valori vicini alla gamma di ipertensione potrebbero beneficiare di monitoraggio periodico della pressione sanguigna e miglioramenti nell’attività fisica e nei modelli alimentari durante i mesi invernali, per compensare gli effetti avversi dei cambiamenti stagionali della pressione sanguigna”, ha detto in un comunicato stampa.

Nella revisione, ciascuno dei partecipanti è rimasto sotto terapia farmacologica per la pressione sanguigna che era stata loro prescritta. Sono stati seguiti presso centri che vanno da piccoli centri sanitari o cliniche senza scopo di lucro finanziati dal governo federale a grandi centri medici accademici.

Il test stagionale è stato effettuato da dicembre a febbraio per l’inverno e da giugno ad agosto per l’estate dal 2018 al 2023.

I partecipanti allo studio avevano un’età media di 62 anni, il 52,3% era di razza bianca e il 59,7% era di sesso femminile.

Le future indagini potrebbero includere l’analisi della frequenza delle malattie cardiache e dei decessi durante ogni stagione, hanno aggiunto gli autori.

Le limitazioni dello studio includono il fatto che le cartelle cliniche elettroniche non hanno catturato un’anamnesi completa per ciascun partecipante.

La conferenza dell’associazione cardiaca si sta svolgendo a Boston dal 7 al 10 settembre. Le ricerche presentate alle conferenze devono essere considerate preliminari fino alla pubblicazione su una rivista medica sottoposta a revisione paritaria.

Ulteriori informazioni

La World Health Organization fornisce ulteriori informazioni sull’ipertensione.

FONTE: American Heart Association, comunicato stampa, 7 settembre 2023

DOMANDA