Una parte del tuo cervello potrebbe indicare il declino della mente

Una zona del tuo cervello potrebbe essere indice del deterioramento della mente

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La riduzione di uno dei centri chiave di memoria del cervello sembra annunciare un declino del pensiero, secondo uno studio.

La regione in questione è l’ippocampo, una struttura a due lati situata approssimativamente sopra ogni orecchio e inserita nel profondo del lobo temporale del cervello. Da molto tempo si sa che svolge un ruolo cruciale nella conservazione e nel trasferimento della memoria a breve e a lungo termine.

La nuova ricerca è stata pubblicata il 15 novembre sulla rivista Neurology. Si è concentrata sui dati delle scansioni cerebrali raccolti da 128 persone con una media di 72 anni.

Un team guidato dal dottor Bernard Hanseeuw, della Harvard Medical School di Boston, ha utilizzato le scansioni per monitorare i cambiamenti nei livelli cerebrali di placche di amiloide o grovigli di tau. Entrambi sono collegati all’inizio della malattia di Alzheimer.

Il team ha anche utilizzato le scansioni, effettuate annualmente, per tracciare eventuali cambiamenti nelle dimensioni dell’ippocampo di un individuo nel corso di sette anni.

Le persone che hanno mostrato la riduzione più significativa dell’ippocampo erano anche quelle più inclini a manifestare un declino del pensiero nel periodo di studio, ha riferito il gruppo di Hanseeuw.

Sembra che ciò si verifichi indipendentemente dai cambiamenti nei livelli di amiloide o tau, hanno osservato. Hanno stimato che la riduzione dell’ippocampo potrebbe spiegare il 10% del declino del pensiero.

“Questi risultati suggeriscono che malattie neurodegenerative diverse dalla malattia di Alzheimer stiano contribuendo a questo declino e misurare il volume dell’ippocampo potrebbe aiutarci a valutare queste cause che al momento sono difficili da misurare”, ha dichiarato Hanseeuw in una nota stampa dell’American Academy of Neurology.

“Questo potrebbe aiutarci a predire meglio chi risponderebbe a questi nuovi farmaci così come le traiettorie di declino cognitivo delle persone”, ha ragionato.

Maggiori informazioni:

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